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EUPHONIA PARTECIPA A “BARISTI PER UN GIORNO”

Quando la solidarietà chiama, siamo sempre in prima linea, e questa volta l’occasione era davvero di quelle a cui non si può proprio rinunciare:

torna “Baristi per un giorno”, evento organizzato da Les Roys Events, AIL e Hospital Bar, che porta in ospedale diverse figure tra cui giornalisti, sportivi (calciatori, pallavolisti, rugbysti, giocatori di baseball), politici e musicisti (tra cui la nostra orchestra Euphonia), provenienti da tutta la provincia di Brescia.

Dalle nove di lunedì 3 dicembre, tutti si sono “spogliati” dei loro abiti da lavoro ed hanno iniziato a prestar servizio all’ “Hospital bar”, sotto la supervisione dello staff del bar.

Oltre sessanta partecipanti, chiamati a cimentarsi tra caffè, cappuccini e panini, con l’obiettivo unico di raccogliere fondi (con il 10% del ricavato del banco bar) per i progetti del presidio pediatrico dell’Ospedale Civile di Brescia.

La kermesse, giunta alla sua ottava edizione, ha visto, oltre a personaggi più o meno noti, la partecipazione di molte associazioni che si occupano di solidarietà e altre che, nello specifico, si occupano quotidianamente dei ricoverati in ospedale.

Un invito a nozze per un’Associazione di Promozione Sociale come la nostra, che si impegna a portare in giro per il mondo, grazie al suo metodo di Musicoterapia Orchestrale, musica speciale, suonata da ragazzi speciali.

In formazione ridotta, visti gli orari di svolgimento, l’associazione Euphonia era presente con Martina Carcereri (pianoforte) e Claudio Schivalocchi (chitarra classica); guidati dall’AIL (Associazione Italiana contro le Leucemie-linfomi e mieloma) lungo i corridoi dell’ospedale Civile, ci siamo divisi tra i day-hospital e degenze di ematologia e oncologia adulti, cercando di portare un sorriso a chi normalmente deve patire, oltre alla malattia, le lunghe attese nelle sale.

Durante la mattinata sono stati alternati brani classici e moderni, natalizi e non: Da “Happy Xmas” di Jhon Lennon, alla “Marcia alla turca” di Mozart, a brani moderni come “The sound of silence” e “Don Raffaè”.

Un’ emozione unica e una giornata da ricordare: non solo un “augurare buone feste” a tutti i pazienti, ma un modo ulteriore per ribadire loro la nostra vicinanza, e per portar loro, nel nostro piccolo e con le nostre capacità, un momento di pace ed un sorriso.